Il Bianco Contemporaneo nelle storie di quattro artiste italiane alle Quam
A partire dal 26/06/2020 fino al 19/07/2020
STORIE DI BIANCO DI ILDE BARONE, VALENTINA BIASETTI, GRAZIA INSERILLO, MARILINA MARCHICA
Venerdì 26 giugno riparte la programmazione delle mostre alle Quam. 'Storie di Bianco', a cura di Antonio Sarnari, ha portato a Scicli quattro giovani artiste italiane, con le proprie personali ricerche sul tema linguistico del Bianco. Storie di 'sottrazione plastica', come quelle di Grazia Inserillo e Valentina Biasetti, ma anche quelle di 'liricità' di Ilde Barone, e ancora di 'origine' come per la ricerca di Marilina Marchica.
"Parlare di 'bianco' implica un ragionamento ampio e complesso, che in senso storico e culturale tiene insieme concetti a volte affini altre opposti" scrive il curatore Antonio Sarnari, che prosegue: "In arte è spesso collegato ad un senso di sintesi, ove i colori invece macchiano e narrano, ma è anche segno di vuoto, indefinito e con esso di 'oltre'. E' ormai lunga la storia del 'bianco' in arte contemporanea, concetto che traduce bene, oggi, una propria ed esclusiva plasticità.
In mostra circa trenta opere, tra cui un grande lavoro in tessuto ricamato di due metri, 'Il dono' di Grazia Inserillo; gli studi di figura 'Dal Bianco' di Ilde Barone, che già da tempo indagano questo tema; gli studi di paesaggio di Marilina Marchica, realizzati con materiali raccolti negli stessi luoghi poi tradotti su tela; e poi ancora i lavori recenti di Valentina Biasetti, grandi carte di un'intimità profonda in cui il bianco si fa silenzio e insieme prospettiva pittorica.
La particolare opening, considerate le severe misure di distanziamento, sarà un evento con ingresso filtrato, ed una fascia oraria di apertura particolarmente ampia, dalle 17.00 alle 21.00. Nonostante l'uso dei dispositivi di protezione individuali, vista l'eccezionale grandezza e arieggiamento dei locali, le Quam sono grado di accogliere ben 320 visitatori per questa inaugurazione, con visite di mezz'ora ciascuna. D'altra parte per evitare ogni eventuale assembramento l'organizzazione garantirà una seconda serata, di visita e incontro con le autrici della mostra, il successivo sabato 27 giugno; per chiunque possa preferire un momento ancora più intimo con le opere in esposizione.
L'opening è per venerdì 26 giugno dalle 17.00 alle 21.00, senza prenotazione, richiesta l'uso dei dispositivi personali di protezione, con ingresso scaglionato, info 0932931154.
Storie di Bianco
^ ILDE BARONE ^ VALENTINA BIASETTI ^ GRAZIA INSERILLO ^ MARILINA MARCHICA ^
Quam Scicli 26 giugno / 19 luglio 2020
OPENING VENERDì 26 GIUGNO DALLE 17 ALLE 21
CURA
Antonio Sarnari
PARTNER
Avv. Riccardo Schininà
ORGANIZZAZIONE
Tecnica Mista
UFFICIO STAMPA
MediaLive
INFO
Quam Scicli via Francesco Mormino Penna 79
phone +39 0932 931154 info@quamarte.com
orari da martedì a sabato 11.00-13.00 / 17.00-20.00
domenica e festivi su appuntamento - lunedì chiuso
A partire dal 17/12/2016
A partire dal 08/08/2014 fino al 07/09/2014
Quam 8 agosto - 7 settembre 2014
a cura di Antonio Sarnari
Arte al Metro, a Scicli il collezionista diventa 2.0
SI COMPRA ANCHE SOLO UNA PARTE DELL'OPERA, IL COSTO? AL METRO
L'arte diventa "social". Condivisione di opere da comprare al metro, al chilo, addirittura a centimetro. Accadrà alle Quam di Scicli (Rg) per la mostra "Arte al metro - generazione anti-consequenziale" che si inaugura il prossimo 8 agosto. Dodici artisti siciliano hanno raccolto la sfida lanciata da Antonio Sarnari, curatore della mostra. Hanno prodotto opere vendibili a pezzi, tagliando tele o sottraendo parti dell'opera, offrendo la possibilità di acquistare anche solo un tassello e perfino qualche grammo di scultura. Una provocazione? Non solo, c'è un motivo valido: la sfida dei dodici artisti è stata quella di creare opere d'arte che potessero ri-manere tali anche dopo "l'aggressione" dell'acquirente, anche dopo la sottrazione imprevedi-bile di una propria parte, anche dopo l'azione attiva del collezionista. Si potrebbe dire che, nell'epoca della condivisione, l'artista ha contaminato le relazioni, creando un'interazione con il collezionista, in cui nessuno dei due ha l'ultima parola.
Una riflessione sull'era del consumismo, anche nell'arte. E la risposta è l'arte stessa, con la sua ricerca e la capacità di relazione, con la decontestualizzazione.
Ilde Barone, Mario Cantarella, Elda Carbonaro, Ezio Cicciarella, Guglielmo Emmolo, Ales-sandro Grimaldi, Corrado Iozzia, Ettore Pinelli, Federico Severino, STM Tamara Marino e Simon Troger, Rossana Taormina, Valerio Valino, Giovanni Viola gli artisti invitati. Una selezione di artisti, quasi tutti siciliani, che lavorano con linguaggi diversi, dalla pittura alla videoarte, dall'installazione alla scultura. Il progetto organizzato da Tecnica Mista è a cura di Antonio Sarnari, che di recente ha co-diretto "Nuvole - viaggio nell'arte indipendente", sem-pre a Scicli, e organizzato la mostra "Piero Zuccaro - antologia breve" alle FAM di Agrigen-to. La mostra partirà l'8agosto e si svolgerà fino al 7 settembre alle Quam (Quadrerie del Mo-nastero 1660) di Scicli, suggestivo luogo che ha ospitato il fortunato progetto "Lo Spettacolo del Jazz" in aprile e "Manlio Sacco - Pitture" in maggio.
Arte al Metro - generazione anticonsequenziale
Quam 8 agosto - 7 settembre 2014
Scicli, via Francesco Mormina Penna 79
orari 10.00-13.00 / 17.00-21.00
orario estivo dal 10 al 31 agosto 19.00-24.00
A partire dal 10/07/2014 fino al 12/10/2014
DA FAUSTO PIRANDELLO A GIOVANNI IUDICE: UNA LINEA CONTEMPORANEA
a cura di Vittorio Sgarbi
dal 10 luglio al 12 ottobre 2014
Ex Stabilimento Florio delle tonnare di Favignana e Formica
Favignana (Tp)
Catalogo Skira
«Artisti di Sicilia. Da Fausto Pirandello a Giovanni Iudice: una linea contemporanea» è il titolo della collettiva (da un'idea di Gianni Filippini e Giovanni Iudice), curata da Vittorio Sgarbi, promossa dall'assessorato al Turismo della Regione Siciliana e con il patrocinio del Comune di Favignana, in programma a giugno (e fino al 31 ottobre 2014) nella più grande delle Isole Egadi, all'interno dell'Ex Stabilimento Florio, da alcuni anni riconvertito a spazio culturale, e dove oggi è allocato, peraltro, il Museo della Mattanza.
La mostra, che si annuncia imponente (oltre 60 gli artisti presenti e circa 100 le opere esposte) costituisce una sorta di compendio di quella che è stata ed è, in Sicilia, la più significativa produzione artistica di pittori, scultori, fotografi e documentaristi, dagli anni '30 fino ai giorni nostri: Fausto Pirandello, Renato Guttuso, Salvatore Fiume, Piero Guccione, Franco Polizzi, Giovanni Iudice, Piero Zuccaro, Giuseppe Puglisi, Emanuele Giuffrida, Michele Ciacciofera, Guido Baragli, Franco Sarnari, Ferdinando Scianna, Giovanni Chiaramonte, Sebastiano Messina, Carmelo Candiano, Giuseppe Colombo, Manlio Sacco, Giovanni Lissandrello, Sebastiano Favitta, Sebastiano Salgado, Donatella Capraro, Giuseppe Leone, Enzo Sellerio, Angelo Pitrone, Giacomo Rizzo. La mostra racconta, tra le altre cose, il rapporto degli artisti e il Mediterraneo: dalla spiaggia di Fausto Pirandello, al colore espressionista di Guttuso, dai mari aperti e metafisici di Piero Guccione, alle brezze di Franco Polizzi, dagli squarci drammatici di Iudice, alle melanconiche coste di Puglisi, dall'oggettività metafisica di Giuffrida e Colombo, agli sperimentalismi pittorici di Ciacciofera e ai porti e alle barche di Baragli.
Ed ancora, dall'onda nera di Sarnari, ai chiaroscuri al nitrato d'argento di Scianna, dalle vibrazioni di luce nella fotografia di Chiaramonte, alla delicatezza dell'acqua nella scultura di Messina e alla plasticità delle forme nei delfini di Candiano, dalla pittura carnale di Manlio Sacco, alle materie misteriose ed intime di Lissandrello, dalle mattanze di Giuseppe Leone, alla la freschezza fotografica di Sellerio e Pitrone.
«Orchestrata con sapienza fra pittura e fotografia - questo il commento dell'Assessore Regionale al Turismo Michela Stancheris - la raffinata antologica di grandi artisti siciliani dedicata al tema del mare, costituisce non soltanto un'ulteriore occasione per catalizzare la promozione turistica in Sicilia attorno allo specifico culturale dell'Isola, ma anche un tassello in più per mettere in risalto il potenziale della Tonnara di Favignana, il cui importante restauro dovrà sempre più essere valorizzato con una visione strategica e di prospettiva. Siamo contenti - prosegue l'Assessore - che Favignana ospiti una mostra di grande prestigio ed è giusto che eventi fieristici come la BIT si prestino anche alla promozione di importanti iniziative culturali»
«Le Isole Egadi ambiscono a diventare contenitore di iniziative culturali di spessore - dice il sindaco delle Isole Egadi Giuseppe Pagoto - pertanto saremo lieti di ospitare un evento così importante quale è questa mostra, che renderà il nostro arcipelago punto di riferimento per la Sicilia intera»
La mostra sarà presentata in una Conferenza Stampa alla Borsa del Turismo di Milano, nello stand della Regione Siciliana (Padiglione 1), venerdì 14 febbraio alle 11,00 alla presenza dell'assessore regionale al Turismo della Regione Siciliana Michela Stancheris, del curatore Vittorio Sgarbi, del sindaco delle Isole Egadi Giuseppe Pagoto, e degli ideatori Giovanni Iudice e Gianni Filippini.
A partire dal 07/06/2014
A partire dal 01/06/2014 fino al 28/06/2014
Apertura Domenica 1 giugno H. 19.30
Galleria Lo Magno - Via Risorgimento, 91/93, Modica (RG) - T. 0932763165
www.gallerialomagno.it
Catalogo con testi di: Paolo Nifosì, Andrea Guastella, Elisa Mandarà.
Modica (RG) - Nel dicembre 2012 veniva a mancare Nisveta Kurtagic Granulo, artista di ori-gine bosniaca ma modicana d'adozione. La Galleria Lo Magno, che si onora di annoverare le sue opere nella propria collezione permanente, la ricorda con una mostra intitolata "Per Nisveta, con Nisveta".
La mostra, allestita negli spazi espositivi di via Risorgimento 91/93 in collaborazione con la famiglia Kurtagic Granulo, si inaugurerà domenica 1^ giugno alle ore 19.30.
Si tratta di una collettiva che propone diciannove opere di altrettanti artisti - Gianni Allegra, Ilde Barone, Salvo Barone, Sandro Bracchitta, Carmelo Candiano, Mavie Cartia, Giuseppe Colombo, Giovanna Gennaro, Maria Guastella, Piero Guccione, Giovanni Lissandrello, Sil-vana Maltese, Sebastiano Messina, Ignazio Monteleone, Ettore Pinelli, Franco Polizzi, Fran-cesco Rinzivillo, Franco Sarnari e Renza Sciutto - che sono intervenuti su due incisioni di Nisveta Kurtagic Granulo.
Il risultato di ogni opera è un connubio affascinante e imprevisto, che asseconda ora i ritmi astratti dell'opera originale, come nel caso di Bracchitta, Candiano, Pinelli; ora valorizza gli spunti figurativi, come negli interventi di Guccione, Sarnari e Colombo. In mostra anche due sculture, realizzate con la tecnica Raku da Silvana Maltese e Renza Sciutto, che condivideva-no con l'artista bosniaca l'amore per il Giappone.
«E allora - scrive Elisa Mandarà nel catalogo della mostra - non è solo omaggio, l'opera che ciascuno dei diciannove autori in mostra ha tributato a una figura alta di artista. Nisveta è chiamata allo scambio, al colloquio, medium eccezionale l'arte, che non di rado riesce a stabi-lire ponti di cristallo tra dimensioni distanti».
Nisveta Kurtagic Granulo (Sarajevo 1962- Roma 2012) nel 1992 si era trasferita a Modica do-ve si era fatta conoscere e apprezzare sia come architetto che come artista.
La mostra resterà aperta fino al 28 giugno e potrà essere visitata dal martedì al sabato dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 16.00 alle 20.00.
A partire dal 01/09/2011 fino al 18/09/2014
Le Ciminiere - Catania
18 settembre 2011
a cura di Nicolò D'Alessandro
"Una metaforica vetrina della cultura figurativa in Sicilia", la definisce il curatore Nicolò D'Alessandro, critico, grafico e pittore, che aggiunge nel testo di presentazione: "Chiarisco su-bito che il titolo della rassegna non è una evocazione regionalistica di presunti valori localistici. Ma muo-ve da un atteggiamento giocoso che fa il verso ai Made in China, Made in Italy, Made in Taiwan, ... che danno l'idea non di un mercato senza confini ma di un luogo qualsiasi di produzione. Un titolo, a scanso di equivoci, per indicare una provincia di questo pianeta dove le logiche mercantili e consumistiche fanno da padrone ad un'umanità che arranca e sopravvive per districarsi, come meglio può, nel sistema capitalistico unidirezionale basato sulla mercificazione , anche delle idee per intenderci. La Sicilia, è bene chiarirlo ulteriormente sin dalle premesse, è un'area geografica qualunque. Terra di frontiera, terra di ac-catto e di tutte le avventure politiche."
La mostra è una prima ricognizione dell'arte di questi anni, una grande festa, un "arteraduno" dove non c'è un primo e un secondo ma solo pari. Questa grande collettiva vuole combattere, infatti, "l'individualismo in cui gli artisti si sono adagiati da tempo" e ristabilire un principio di "normalità" e di giustizia contro consorterie e polemiche, restituendo visibilità a quegli artisti che, spesso, a torto, non ne avevano avuta ed escludendone altri che ne avevano avuta troppa (Così vengono ignorati, ad esempio, gli artisti presenti alla Biennale).
"Fine delle ideologie, stravolgimento della storia, modificazione delle geografie, distruzione definitiva dei confini e delle barriere architettoniche degli Stati e dei Popoli. -scrive Nicolò D'Alessandro- E dovremmo in tali condizioni assolvere e condannare, segnare la lista dei buoni e dei cattivi proprio nel territorio senza destini riconoscibili dell'arte? ".
"Questa mostra, in un spazio come Le Ciminiere, vuole essere una specie di contenitore di lusso", scrive ancora il curatore. Nessun trait d'union. Nessun collegamento tra i dipinti, le sculture. Che sia il fruitore e il suo sguardo a collegare i dipinti; lui, se lo vuole, a criticare, scegliere, accettare o respingere. Cosa lega -tanto per citarne solo alcuni- "Le rondini e il cielo"di Francesco Coppa ai " Cantieri in periferia" di Aurelio Caruso, la "Caduta" di Luciana Anelli alla "Collina in fiamme" di Geatano Lo Manto, all' "Aranceto" di Santo Marino , a "Noi dormiamo ancora" di Franco Fasulo? Nulla, se non il fatto che gli artisti sono siciliani. Nulla se non il fatto - e non è poco, visto che viene, così, sconfitto l'individualismo - di essere gli uni accanto agli altri in questa vetrina speciale delle Ciminiere senza graduatorie, promozioni o bocciature. Anche se, tuttavia, il curatore è cosciente delle differenze tra gli artisti e nel testo introduttivo parla di "opere più deboli rispetto alle altre", di "alcune sgrammaticature" e di "qualche ritardo sintattico evidente rispetto al tono alto di alcuni Maestri presenti".
E tuttavia gli artisti che da tempo non dialogano tra loro riescono con questa mostra a interloquire alla maniera - secondo il curatore - de Il castello dei destini incrociati di Calvino. Trovano sui muri delle Ciminiere linguaggi perduti e ne inventano nuovi, sconfiggendo con la loro arte l'incapacità di comunicare. L'elemento unificante, il terreno d'incontro, diventa dunque il contenitore, la Galleria di arte moderna delle Ciminiere. Si tratta di una prima panoramica, che non vuol essere esaustiva, su 80 anni di attività di 176 artisti, alla quale, si spera, altre seguiranno. "Non è una mostra tematica (un appuntamento a tema) nella logica delle apparenze, dei generi, degli ismi." Gli artisti Made in Sicily non "vuol essere una riunione sediziosa o supponente. Ma esprimere il tentativo di un grido di allerta, porsi interrogativi condivisibili sullo stato di salute del sistema dell'arte".
E allora godetevi le opere con le suggestioni e le emozioni che sapranno darvi. Senza cercare liaison, collegamenti, analogie e associazioni, scuole, significati più o meno reconditi. Senza chiedere troppo, senza chiedervi troppo. O anche chiedendovi moltissimo, tanto da auspicare, insieme al curatore, un'alba di rinascita che diradi le tenebre dell'"incultura", dell'"arroganza e della volgarità".
Le opere di "Made in Sicily" resteranno in mostra alle Ciminiere fino al 18 settembre 2011, da martedì a domenica, dalle 18 alle 22. Catalogo "L'Altro Artecontemporanea". Ingresso libero.